La Rievocazione - ASDPS ARMIS ET LEO

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La Rievocazione

la rievocazione




LA RIEVOCAZIONE

Uno degli aspetti più affascinanti che ci permettono di esprimere e trasmettere la nostra passione storica,
l'esito delle ricerche  effettuate e aprire una "finestra sul medioevo", è la RIEVOCAZIONE.
Con la presentazione in pubbliche manifestazioni di un Campo d'Arme,con tende (spesso storiche), lance, vessilli,
tavoli espositvi dell'Armaiolo, dell'Amanuense, del Cerusico, Quadrato d'Arme per le esercitazioni in sicurezza.



Esempio di Campo d'Arme





Armorum: esposizioni di fedeli riproduzioni delle armi storiche
che vengono utilizzate nella simulazione di combattimenti





IL Cerusico: dove si riparavano i danni arrecati dalle armi






Scriptorium (portatile): dove si ricordavano le grandi imprese
e dove vengono le presentate la calligrafie piùsignificative dell'epoca.


Noi rappresentiamo  una Compagnia D'Arme Mercenaria in viaggio per guerra tra il 1250 ed il 1350.


Cenni Storici

La Compagnia del Leone, ha avuto origine nel XIII secolo in Terra di Albione (attuale Gran Bretagna) ad opera di
figli cadetti che, non avendo diritto al titolo, si guadagnavano da vivere offrendo i loro servigi al "miglior offerente".

La Compagnia del Leone, poi divenuta Armis et Leo, visse e si sviluppo per oltre 400 anni, ottenendo prestigio ,
onore e ricchezze.
Annoverò tra le proprie fila  ottimi e valorosi guerrieri, ma anche umili e valenti artigiani al seguito,
rispettosi dei Valori della Cavalleria che possiamo così riassumere:






CORAGGIO

ONESTA'

LEALTA'

DIFESA DEI PIU' DEBOLI






Campo d'Arme in rievocazione


CONSIDERAZIONI OGGI

Certamente resta molto difficile, se non addirittura impossibile per noi, abituati alla civiltà attuale,
calarci in un perfetta ricostruzione di quello che si vuole rappresentare. Le condizioni di vita, il sistema di alimentarsi,
lo stesso modo di parlare e pensare, restando molto distanti e praticamente non praticabili, se non in minima parte.
La discussione tra ricostruzione (re-enactor) e ambientazione, è tema tutt'ora aperto tra appassionati, ricercatori,
studiosi.

A nostro modesto parere, vi deve essere di fondo una fedele (il più possibile) ricerca storica su quello che si intende
riproporre, seguita da un'attenta ricostruzione il più filologia possibile.
Ma alla fine il compromesso sembra inevitabile, se vogliamo portare al pubblico, in manifestazioni, interesse al periodo storico proposto fornendo all'occorrenza le spiegazioni necessarie.
Ci troveremo così a dover "discutere" con l'architettura moderna (dalle costruzioni alla pavimentazione stradale).
Solo in rari casi sarà possibile posizionare il Campo d'Arme (con tende storiche, e tutti gli accessori)
su terreno naturale (se va bene magari si tratta di un verde pubblico). Spesso saremo in discussione
sull'accensione di fuochi da campo vuoi per il luogo, vuoi per motivi di sicurezza.
Gli stessi abiti, saranno fatti secondo fogge storicamente valide, ma con tessuti fatti in quest'epoca,
con tecniche molto diverse.
Così, pur rispettando la storia e l'epoca cui siamo appassionati e facciamo costante riferimento e ricerche,
possiamo dire che, se vogliamo creare interesse popolare, dobbiamo andare dove la gente sta e accettare inevitabili
compromessi.
Che non mineranno il valore e l'informazione storica di quello che stiamo facendo,
ma favoriranno soprattutto un facile approccio anche ai meno "esperti" o a coloro che si avvicinano per la prima volta
con curiosità, consentendo loro di riappropriarsi almeno in parte di un patrimonio storico che ci permette di comprendere
meglio il presente, forse ci rende maggiormente sensibili al enorme patrimonio cui l'Italia è ricca,
sicuramente ci renderà più vicini alle radici comuni.



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